Descrizione
La falesia di Gravere, benché collocata in un luogo poco felice, non molto alta, poco appariscente e costituita da roccia scistosa mediocre, è stata, per un lungo periodo alla ribalta nel mondo dell'arrampicata nazionale. Scoperta da Fulvio Fassino nel 1989, che ne attrezzò le due prime linee, tutto sommato naturali, poi immediatamente ripresa da Gabriele Bar che intuì al volo il grosso potenziale nascosto nei forti strapiombi di Gravere, chiodando la maggior parte degli itinerari oggi esistenti. Il livello si attestava già serenamente intorno al grado 8. Occorre dire che, a causa dei voluminosi strapiombi e della qualità della roccia, è stato gioco forza per gli apritori ricorrere in modo massiccio all'uso del trapano e della resina per costruire gli appigli. Pertanto, lo stile di scalata si avvicina molto a quello del pannello. Ancor prima della metà degli anni '90, un allora giovanissimo scalatore valsusino, Valter Vighetti, non trovando più in zona, pane per i suoi denti, si attaccò agli strapiombi di questa parete “chiodando, costruendo e liberando” un paio di itinerari che, al tempo, risultarono tra i più impegnativi d'Italia e ai vertici delle difficoltà mondiali in fatto di arrampicata sportiva: "La Cura" 8B+ e "Oltre ogni limite" 8B+; e la sua opera non terminò qui, perché ancora per parecchio tempo i sui exploit fecero notizia, fino a riuscire su itinerari di 8C+. Diverse vie di questa “Gravere”, grazie agli exploit dei campionissimi quali Valter e Marzio Nardi, divennero famose e fecero il giro sulle riviste di settore, tanto da attirare per un lungo periodo i più forti scalatori nazionali a corteggiarne le vie importanti.
In tempi più recenti la Parete dei Cervi è stata prolungata verso sinistra. E' stato attrezzato un nuovo settore meno strapiombante, ma strutturalmente meno interessante e con qualità di roccia ancor inferiore a quella del settore principale, quindi senza aggiungere un gran che di valore alla falesia. In generale comunque, rimane una falesia di alta difficoltà principalmente strapiombante, immersa in un bosco di castagni: l'esposizione a nord la rende ideale nei periodi caldi, anche se in piena estate, soprattutto di sera, l'umidità può essere notevole. L'altezza delle tiri varia dai 20 ai 30 mt., la parete è ancor oggi molto frequentata benché l'attrezzatura sia piuttosto datata e sovente risale a quella originale.
In tempi più recenti la Parete dei Cervi è stata prolungata verso sinistra. E' stato attrezzato un nuovo settore meno strapiombante, ma strutturalmente meno interessante e con qualità di roccia ancor inferiore a quella del settore principale, quindi senza aggiungere un gran che di valore alla falesia. In generale comunque, rimane una falesia di alta difficoltà principalmente strapiombante, immersa in un bosco di castagni: l'esposizione a nord la rende ideale nei periodi caldi, anche se in piena estate, soprattutto di sera, l'umidità può essere notevole. L'altezza delle tiri varia dai 20 ai 30 mt., la parete è ancor oggi molto frequentata benché l'attrezzatura sia piuttosto datata e sovente risale a quella originale.
Indirizzo e punti di contatto
Nome | Descrizione |
---|---|
Indirizzo | Frazione Piccolo Essimonte |
Apertura | Tutto l'anno |
Tariffe | Gratuito |
Mappa
Indirizzo: Via Europa, 63, 10050 Gravere TO, Italia
Coordinate: 45°7'21,8''N 7°1'22,2''E
Indicazioni stradali (Apre il link in una nuova scheda)
Galleria fotografica
Modalità di accesso
Da Susa lungo la SS 24 del Monginevro in direzione di Oulx-Bardonecchia. Nell'abitato di Gravere (4 Km da Susa) prima che la strada inizi a scendere, svoltare a sx per una via in salita in mezzo alle case, proseguire e al bivio girare a dx: avanzare fino ad un tornante da cui si intravede a sx una piccola strada sterrata in mezzo al bosco: posteggiare a monte o a valle del suddetto tornante, avendo cura di lasciare libero lo slargo appena sopra il tornante, proprietà privata. Imboccare la stradina e in 5 minuti raggiungere la falesia, parzialmente nascosta a destra, dagli alberi di castagno.